
Quadarella batte il record europeo stabilito nel 2013 dalla danese Friis
L’Italia non è ancora oro ai mondiali di nuoto in corso a Singapore, ma gli Azzurri sono sul podio. Argento per Simona Quadarella, seconda a Katie Ledecky nei 1500 stile con record europeo, e Thomas Ceccon che, in rimonta, si prende il podio iridato nei suoi 100 dorso olimpici. Brillano poi i giovani Carlos D’Ambrosio e Anita Bottazzo, sesti rispettivamente nei 200 stile libero e nei 100 rana.
Quadarella si prende un pazzesco argento nei 1500 con un tempo incredibile: 15’31″79 che polverizza il record europeo di 15’38″88 stabilito ai mondiali di Barcellona 2013 dalla danese Lotte Friis. Meglio dell’azzurra solo Katie Ledecky che vince il 22esimo oro iridato in 15’26″44. “Non le sono mai stata così vicina – esulta la romana – E’ una rivincita dopo le Olimpiadi”.
Quadarella si conferma regina del mezzofondo continentale. Una medaglia che arriva all’inizio di un nuovo progetto tecnico che l’ha vista cambiare allenatore in autunno, passando da Christian Minotti a Gianluca Belfiore (“pensavo di andare forte, ma non cosi’ tanto: non me l’aspettavo”). Con l’argento di oggi Quadarella sale sul podio per la sesta rassegna iridata consecutiva in vasca lunga.
Nei 100 dorso l’olimpionico Thomas Ceccon conquista, in rimonta, con il tempo di 51″90, l’argento alle spalle, per 5 centesimi, del sudafricano Pieter Coetze. “Sono soddisfatto perché non nuotavo sotto i 52” da tre anni – spiega Ceccon, già secondo con la staffetta veloce e bronzo nei 50 farfalla in questa rassegna iridata – Questa è una gara che sta cambiando e sta diventando molto veloce. Siamo in tanti e tutti vicini: voglio fare i complimenti a Coetze perché ha meritato la vittoria. Sono passato troppo lento, probabilmente ho avuto un incertezza all’arrivo, però sono contento lo
stesso”. Ceccon è diventato il terzo nuotatore italiano a collezionare almeno 9 medaglie iridate in vasca lunga, tre d’oro.
Il giovane D’Ambrosio nuota in 1’45″27, sotto al vecchio record italiano di 1’45″67. “E’ la prima finale individuale della carriera in un parterre eccezionale, contro avversari fortissimi – racconta Carlos – Certo ho sofferto un po’ ma ci sta. Ho cercato di adottare una tattica in progressione e sono molto soddisfatto: stanco ma soddisfatto. Adesso ho i cento e un’altra cartuccia da sparare. Per me fin qui un mondiale memorabile”.
Anita Bottazzo, che nei 100 rana sogna il podio per tre quarti di gara, per chiudere poi al sesto posto. “Ho vissuto male la vigilia di questa finale, con un po’ di tensione ma credo sia normale – spiega Bottazzo – Sono però soddisfatta del mio percorso, della mia crescita e di essere tornata a disputare una finale mondiale a distanza di due anni. Il lavoro che sto svolgendo in Florida mi sta ripagando. Ho grandi obiettivi e grandi sogni che ovviamente voglio raggiungere. Questo sesto posto è un punto di partenza”.
Si qualificano per le finali di domani, Simone Cerasuolo nei 50 rana, Alberto Razzetti e Federico Burdisso nei 200 farfalla. Eliminato nei 50 rana il vice campione del mondo uscente Nicolò Martinenghi: “Quest’anno i 50 sono la gara che ho preparato meno ma questa non vuol essere una giustificazione, perché la finale era alla mia portata. Certo sono deluso ma consapevole di aver dato tutto quello che avevo, perché in questi giorni non sono stato bene”.
Stefania Losito