“Penso a Bugo con grande nostalgia, non fa piu’ parte della realta’ ma e’ solo un ricordo molto lontano
ormai. La mia vita in questi mesi e’ cambiata totalmente, ho anche avuto una bambina”. Risponde cosi’ Morgan a chi chiede se ha ricucito il rapporto con Bugo. Nella quarta serata del festival, Bugo abbandono’ il palco dell’Ariston a causa del testo cambiato per ripicca da Morgan e che costo’ ad entrambi la squalifica dalla gara.
Morgan ha poi detto che spera che questo periodo di quarantena possa riportare piu’ autenticita’ nella musica, sempre piu’ costruita e artificiosa. “Spero che questa mazzata abbia risvegliato le menti”.
Morgan ha pubblicato a maggio scorso un libro dal titolo “Essere Morgan. La casa gialla”. Nella presentazione del libro si legge che: “L’opera di ogni artista, il frutto del suo talento e della sua ricerca, è un patrimonio universale: emoziona, fa riflettere, sfida il sentire comune proponendo nuove strade, incide sul pensiero di un’epoca e ispira le generazioni che verranno. Per questo un artista è un bene raro e prezioso, da riconoscere, sostenere e, quando necessario, proteggere. A partire dalla sua esperienza personale, Marco Castoldi, in arte Morgan, ci conduce nel suo atelier d’artista in un racconto autobiografico che è anche una riflessione intelligente e provocatoria. Morgan ripercorre il travagliato percorso che l’ha portato a perdere la sua casa-laboratorio di Monza, in cui custodiva strumenti musicali, abiti di scena, canzoni inedite, manoscritti e ricordi di una vita intera dedicata alla musica. Una casa sempre vissuta come un museo aperto e dedicato al bello, luogo di creazione e ispirazione non solo musicale. Nel nostro ordinamento esistono già leggi e provvedimenti che tutelano in certe forme personalità illustri, ma nessuna comprende quella naturale estensione della fantasia dell’artista che è la sua casa. Questo libro è quindi un invito al dibattito, ma è anche e soprattutto un lungo viaggio nella storia di un artista e della sua arte, illustrato con tavole e fotografie e curato dall’autore che ci guida in un tour nella sua casa, nella sua vita”.
Angela Tangorra