Potrebbe essere disposta nelle prossime ore, dalla Procura di Matera, l’autopsia sui corpi di Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, i due vigili del fuoco di 45 anni morti ieri pomeriggio a Nova Siri durante le operazioni di spegnimento di un incendio divampato tra contrada Salice e contrada Cozzuolo. I due, secondo le prime ricostruzioni, volevano salvare dalle fiamme una famiglia che abitava in un’abitazione in campagna e di cui faceva parte un disabile allettato. Poi, per cause da accertare, sono finiti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme. I corpi senza vita dei due vigili del fuoco sono stati trovati uno accanto all’altro e recuperati dai colleghi. Martino lascia una moglie e due figli piccoli, Lasalata lascia un figlio piccolo. Entrambi, negli anni passati, avevano lavorato in Puglia, a Corato. In occasione dei funerali i Comuni di Matera, Policoro e Nova Siri proclameranno il lutto cittadino.
“Si sono comportati da eroi”, ha commentato il sindaco di Nova Siri, Antonello Mele. “A nome della nostra comunità”, ha aggiunto il primo cittadino, “rivolgo un ringraziamento per il coraggio mostrato per cercare di salvare una famiglia dalle fiamme”. Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso”, si legge in un messaggio inviato dal Capo dello Stato al Capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa Civile, Renato Franceschelli. “In questa dolorosa circostanza”, si legge ancora, “desidero esprimere a lei e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco la mia solidale vicinanza”. “Le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e un forte abbraccio di vicinanza ai colleghi”, ha invece scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Una notizia che mi sconvolge perché a perdere la vita sono due uomini nel pieno svolgimento del loro lavoro”, ha invece commentato il governatore lucano, Vito Bardi, che dopo aver appreso la notizia si è recato sul luogo dell’incendio insieme al dirigente della Protezione Civile lucana, Giovanni Di Bello.
“L’incidente”, ha commentato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ci conferma tristemente quanto sia complesso e rischioso il lavoro che svolgono le donne e gli uomini impegnati in prima linea nella lotta attiva agli incendi boschivi e ci impone di ricordare che, al di là delle azioni dolose, i comportamenti scorretti oltre a causare danni ingenti al nostro patrimonio naturale possono mettere in serio pericolo gli operatori impegnati nello spegnimento”.
Vincenzo Murgolo