In Ucraina vietate manifestazioni di massa per il giorno dell’indipendenza
L’ordigno esplosivo installato sull’auto della giornalista e politologa Daria Dugina, figlia dell’ideologo di Putin Alexander Dugin, è stato fatto esplodere a distanza. La conferma arriva dalla polizia russa, secondo cui “è stato accertato che la bomba sull’auto della Dugina è stata innescata a distanza. Presumibilmente, l’auto è stata monitorata e il suo movimento è stato seguito”, ha detto una fonte della polizia alla Tass.
Dietro l’esplosione e l’attentato c’è anche l’ipotesi della mano di un gruppo di partigiani russi. I filorussi accusano invece Kiev, che continua a negare un suo coinvolgimento. Intanto le autorità ucraine vietano intanto ogni assembramento pubblico da oggi fino al 25 agosto: la Russia potrebbe compiere azioni “terribili e crudeli” in occasione della festa per l’indipendenza dell’Ucraina, teme il presidente Zelensky.
I bombardamenti delle truppe russe hanno ucciso 2 civili nella regione di Donetsk ieri. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. Kyrylenko ha spiegato che le due vittime si trovavano negli insediamenti di Heorhiivka e Kostyantynivka. Da Kiev poi piovono altre accuse contro la Russia: “Stanno armando i bambini, li preparano alla guerra nelle parti occupate della regione ucraina di Lugansk”dice il governatore regionale ucraino, Serhiy Gaidai.
Michela Lopez