In questi giorni ricorre il centenario della nascita di Renato Carosone, nato il 3 gennaio 1920.
Nato a Napoli, coltivò fin da bambino la passione per la musica e fu indirizzato agli strumenti dal padre, impresario e suonatore di mandolino.
A 14 anni compose il primo brano: “Trick track per pianoforte”. L’anno dopo fu scritturato come compositore per le musiche degli spettacoli dell’Opera dei Pupi di don Ciro Perna.
Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, lavoro’ poi in Africa, dove tenne concerti per intrattenere i soldati.
Finita la guerra fondò il trio Carosone con il chitarrista olandese Peter Van Wood e il batterista napoletano Gegè di Giacomo.
A metà degli anni 50 arriva il primo successo con “Maruzzella”, canzone ispirata dalla moglie Lita. Dal sodalizio con Nicola Salerno (Nisa) oltre a “Maruzzella” sono nati brani famosi come “Buonanotte”, ”O suspiro”, “Tu vuo’ fa l’americano”, “Torero” che fu tradotta in 12 lingue e rimase per due settimane in vetta alle classifiche di vendita americane.
Seguirono i successi di ”O Sarracino”, “Pigliate ‘na pastiglia” e “Caravan Petrol”.
Carosone con il suo gruppo tenne una lunga serie di concerti in Europa e in giro per il mondo toccando Caracas, Rio De Janeiro, San Paolo del Brasile, Carnegie Hall di New York.
Con Domenico Modugno, Renato Carosone è uno dei due cantanti italiani ad aver venduto dischi negli Usa senza inciderli in inglese.
Angela Tangorra