Tantissimi successi, una serie di litigi, cause, separazioni e una reunion molto piu’ lunga della stessa storia del gruppo…questa è in sintesi la storia degli Spandau Ballet che celebrano i quarant’anni dalla firma del primo contratto con un Greatest Hits formato da un box di tre cd o doppio vinile che contiene anche la cover inedita di “The Boxer” di Simon & Garfunkel. Il tutto sara’ in vendita a partire dal 27 novembre.
La loro stagione d’oro e’ durata una decina d’anni, piu’ o meno fino al 1989.
I tentativi di reunion sono stati diversi ma sono durati poco, come d’altra parte ha retto il tempo di un tour il tentativo, fatto l’anno scorso, di rimettersi insieme con un sostituto di Hadley, Ross William Wild. Ma se c’e’ un Paese dove gli Spandau Ballet non sono stati mai dimenticati e’ l’Italia.
Eppure negli anni ’80 sembrava che il mondo, per la verita’ l’Europa, fosse diviso in due: da una parte i fan dei Duran Duran dall’altra quelli degli Spandau. Questa rivalita’ e’ stata l’elemento che ha trasformato il movimento New Romantic in un business colossale.
Per le fan si trattava di un vero e proprio culto, difeso con adolescenziale furore integralista.
Nessuna di quelle adolescenti che scrivevano lettere furenti ma piene di cuoricini e disegni da fan immaginava che gia’ nel 1989 la vicenda degli Spandau sarebbe finita e che la storia avrebbe sancito che il derby con i Duran Duran e’ stato stravinto da Simon Le Bon e compagni.
Gli Spandau Ballet, soprattutto in Italia, rimangono un momento importante del romanzo di formazione di una generazione: un’emozione che ruota attorno a canzoni come “True”, “Through The Barricades”, “Lifeline”, “Gold”, “Only When You Leave”, “I’ll Fly For You” e che si e’ liberata da quell’aura di patinata artificiosita’ grazie al docu film “Soul Boys of the Western World”, che, presentato qualche anno fa, racconta con realismo la parabola di un gruppo di amici che hanno vissuto un decennio da pop star e poi non sono riusciti a rimanere uniti dopo il grande successo.
Angela Tangorra