E’ uscito oggi il nuovo album dei Negramaro che si intitola “Contatto”. E’ il decimo lavoro da studio della band c e racconta il sogno di tornare ad abbracciarci, toccarci, sentirci esseri umani nello stesso spazio di altri, magari in quella ‘terra di nessuno’ che in una delle nuove canzoni e’, per la band, la terra di tutti, dove i migranti sono “persone che migrano” e non solo migranti. Il titolo scelto per il lavoro al completo, quello del brano omonimo, riassume il sogno del preciso momento storico che viviamo e raccoglie un totale di dodici racconti in musica, scritti da Giuliano Sangiorgi, prodotti da Andro e confezionati dall’intera famiglia allargata Negramaro.
Il prossimo anno i sei festeggeranno ancheni vent’anni dalla prima cantina in cui si trovarono per suonare,
quella del papa’ di Ermanno, delle botti di vino negroamaro, e che tutti insieme riconvertirono in sala prove. Nel 2023, invece, sara’ il ventennale del primo album. “Oggi contatto e’ la parola piu’ sognata da chiunque sul nostro pianeta – ha spiegato Sangiorgi – ma il titolo del brano c’era gia’ prima che la
pandemia cambiasse le nostre vite. Volevamo spingere gia’ sulla necessita’ di tornare in contatto, rivalutare la fisicita’. Oggi tutto ha un senso differente e ancora piu’ significativo”.
Le dodici storie raccontate sono differenti, ma accomunate da uno spirito di resilienza e necessita’ di esserci, ogni giorno nelle piccole cose. “Un lungo tour e tutto quello che e’ successo a Lele – ha detto sempre Giuliano Sangiorgi – ci aveva segnato. Una volta tornato a casa non sono stato bene fisicamente per tanti mesi, fino a quando qualcuno mi ha dato una scossa. La prima cosa uscita dalla mia penna e’ stato il brano ‘Noi resteremo in piedi’. E’ il nostro motto di resistenza e speranza. Quello della band e di chi ha lavorato con noi dal giorno uno e c’e’ stato sempre”.
All’interno del disco dei Negramaro c’e’ una sola collaborazione ed e’ con Madame, sulle note di ‘Non e’ vero niente’. “Ci troviamo in un momento importante per tutte le persone – ha detto Sangiorgi –
dove la pandemia ha accentuato tutte le sensibilita’. I nervi sono scoperti e spesso si parla di argomenti importanti con troppa leggerezza. Questo lavoro e’ il nostro lungo ‘post’ che avremmo potuto mettere sui social per rispondere a tutti”.
Angela Tangorra