Il divieto alle feste private e alle tradizionali tavolate ma anche i limiti posti agli spostamenti, dal coprifuoco, l’invito a festeggiare tra conviventi e a tagliare drasticamente il numero delle persone a tavola, sono il principale rimpianto degli italiani in un Natale blindati, come dimostra il fatto che ben il 63% afferma che proprio la possibilita’ di vedere parenti e amici e’ la cosa che manca di piu’ delle feste pre-Covid, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Ma c’e’ anche un altro 6% che rimpiange la possibilita’ di frequentare locali, con la chiusura forzata di ristoranti, bar e agriturismi, e un altro 6% lo shopping. A seguire c’e’ il blocco delle feste, nei desideri di un 3%. In cima alle recriminazioni del 9% dei cittadini c’e’, invece, l’azzeramento delle vacanze e dei viaggi. Un danno che, oltre ad alimentare i rimpianti di chi avrebbe voluto partire, costa al sistema Italia una perdita
stimata in 4,1 miliardi sono per le mancate spese dei turisti italiani di Natale e Capodanno che lo scorso anno hanno trascorso in media sei giorni fuori casa.
Ma c’e’ anche un 10% che – conclude Coldiretti – non rimpiange nulla forse consapevole delle sforzo necessario per sconfiggere la pandemia.
Angela Tangorra