Si sono concluse, per oggi, le ricerche di Hannah Lynch, l’ultima dispersa del naufragio dello yacht Bayesian, affondato lunedì scorso nelle acque di Porticello, nel palermitano. Il corpo senza vita di suo padre, il magnate britannico Mike, proprietario dell’imbarcazione, è stato il quinto a essere recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco all’interno dello yacht. Gli altri quattro cadaveri erano stati recuperati nella giornata di ieri. Le ricerche della 18enne riprenderanno dunque domani mattina.
La Procura di Termini Imerese, intanto, indaga per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di una catena di errori umani che avrebbe provocato l’affondamento dell’imbarcazione. A breve potrebbero arrivare anche le prime iscrizioni nel registro degli indagati, un atto dovuto in vista delle autopsie sui corpi delle vittime. I 15 superstiti hanno scelto di farsi assistere da un’importante compagnia legale inglese.
Secondo i tecnici impegnati nel ricostruire l’accaduto, i dispersi rimasti intrappolati avrebbero tentato di uscire dall’imbarcazione che stava affondando, ma sarebbero stati sopraffatti dall’acqua entrata nello scafo. Un particolare che emerge dalle posizioni e dai luoghi in cui sono stati ritrovati i corpi dai sommozzatori. Le zone della nave e le cabine, in particolare, sarebbero diverse da quelle indicate dai superstiti nelle loro testimonianze raccolte dalla Capitaneria di porto e dai vigili del fuoco. Tra le ipotesi c’è quella di un affondamento di prua dell’imbarcazione, che poi si sarebbe lentamente ribaltata sul fianco destro.
Vincenzo Murgolo