È salito a 76 il numero delle vittime del naufragio di migranti avvenuto al largo di Steccato di Cutro. Il corpo di un’altra vittima, la terza di oggi, è stato recuperato dai soccorritori acquatici dei vigili del fuoco. Si tratta di una bambina di età presumibile tra i 7 e i 10 anni, rinvenuta in località Praialonga, poco distante dal luogo della tragedia. Gli altri due corpi recuperati oggi appartengono rispettivamente a un’altra bambina, di età compresa tra i 5 e i 6 anni, e a un adulto. Sale così a 31 il numero delle vittime minorenni del naufragio e a 22 quello delle vittime di età compresa tra 0 e 12 anni.
Nella giornata di oggi la Cgil ha dato vita a una manifestazione sulla spiaggia di Cutro insieme a centinaia di associazioni per ricordare le vittime del naufragio ed esprimere vicinanza ai familiari e alla popolazione locale. Presente anche una folta delegazione proveniente dalla Puglia, come annunciato ieri dal segretario regionale del sindacato, Pino Gesmundo. “Le persone in mare”, ha ricordato la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti, “vanno sempre soccorse, senza se e senza ma. Pensare che si possano fermare i migranti, che fuggono da guerre e persecuzioni, nei Paesi di partenza è una grande falsità”.
Intanto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiede che il Consiglio europeo intervenga sulla gestione dei flussi di migranti sulle rotte dalla Turchia e dalla Tunisia. “Dopo la terribile tragedia di Cutro”, ha spiegato la premier in una nota di Palazzo Chigi, “l’impegno comune a una risposta europea adeguata rende ancora più improcrastinabile l’attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”. La nota è una risposta alla lettera inviata dal presidente del Consiglio europeo, Michel, in vista della riunione del prossimo 22 marzo.
Vincenzo Murgolo