Fermati altri due presunti scafisti
Proseguono le ricerche sulla spiaggia di Steccato di Cutro, sulle coste calabresi, dove ieri si è verificato il naufragio di un barcone colmo di migranti. In mattinata altri tre corpi sono stati recuperati: il corpo di un uomo è stato trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro. Un altro corpo è stato recuperato in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera ed il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente. Il totale delle vittime accertate sale così a 62. Ottanta le persone che si sono salvate.
Altre due persone sarebbero state fermate, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti giudiziari, con l’accusa di essere stati gli scafisti dell’imbarcazione che ieri mattina si è infranta contro una secca davanti la costa, con la conseguente caduta in mare dei migranti che si trovavano a bordo. Le due persone che sarebbero in stato di fermo si aggiungono a quella di nazionalità turca già bloccata, con la stessa accusa, nella giornata di ieri.
Arrivano altri commenti da istituzioni internazionali. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres; “Proprio ieri, l’ennesimo terribile naufragio nel Mediterraneo ha causato la morte di decine di persone in cerca di un futuro migliore per se’ e per i propri figli, ma finche’ bande criminali controlleranno le rotte migratorie, le persone continueranno a morire. Abbiamo bisogno di percorsi sicuri, ordinati e legali per migranti e rifugiati. E dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la perdita di vite umane fornendo ricerca, soccorso e assistenza medica, come imperativo umanitario e come obbligo morale e legale”.
Michela Lopez