Niente bagno vestiti peri i turisti musulmani sulla spiaggia di Marina Julia a Monfalcone, in provincia di
Gorizia. E’ “inaccettabile il comportamento degli stranieri musulmani che entrano abitualmente in acqua con i loro vestiti: una pratica che sta determinando sconcerto e che crea insopportabili conseguenze alla salvaguardia del decoro”, ha scritto in una lettera aperta alla comunità musulmana locale la sindaca, Anna Maria Cisinit. “Chi viene da realtà diverse dalla nostra ha l’obbligo di rispettare le regole e i costumi”, ha aggiunto.
Immediata la replica del primo cittadino di Rimini, Jamil Sadegholvaad: “Non entro nel merito della decisione di una collega, ma non mi pare una grande idea”. “Se qualcuno decide di farsi un bagno vestito – afferma il primo cittadino del comune romagnolo, di padre iraniano – secondo me si perde un bel po’ del piacere di farsi una nuotata. Ma non mi pare offensivo verso nessuno. Ognuno credo debba essere libero di vivere il mare come meglio si sente di fare”, conclude.
“Credo dobbiamo essere tolleranti, anche sul bagnasciuga: ognuno può fare il bagno come vuole se rispetta il pubblico decoro. Onestamente non ci vedo nulla di male a voler fare il bagno coi vestiti addosso; due generazioni fa mia nonna lo faceva indossando una lunga veste di lana, oggi di certo i costumi sociali sono radicalmente cambiati ma non
vieterei a chicchessia di tuffarsi nelle acque di Ischia coi vestiti”. Da Ischia, il sindaco dell’isola verde Enzo Ferrandino
espone un punto di vista totalmente opposto a quello della sua collega di Monfalcone,
Sulla stessa linea d’onda di Ferrandino, anche Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, il comune che ospita alcuni
degli alberghi più celebri e lussuosi dell’isola: “Rispetto questo precetto religioso dei musulmani – dice – io credo
fortemente nella integrazione razziale e non mi scandalizzo se qualcuno vuole fare il bagno a mare vestito; non condivido le affermazioni della sindaca di Monfalcone, qui parliamo di bagni in mare, e se non ci sono problematiche di natura sanitaria perché mai scandalizzarsi?”
Stefania Losito