Stop a cortei e manifestazioni itineranti nelle città. Arriva, già dal prossimo weekend, la stretta da parte del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Così, le proteste dei No Green pass che ogni sabato paralizzano le città saranno consentite, ma senza cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping. Sì, dunque, soltanto ai sit-in. La regola nasce dalla sperimentazione avviata con successo durante il G20 di Roma, con identiche limitazioni. Sostanzialmente viene applicata la cosiddetta direttiva Maroni, voluta nel gennaio 2009 dall’ex ministro leghista per arginare le proteste degli studenti in tutta Italia e regolarle senza che vi fossero danni né alla vita democratica né, dall’altro lato, a quella ordinaria cittadina. Il provvedimento prevede di «limitare l’accesso ad alcune aree particolarmente sensibili per motivi sociali, culturali o religiosi o che siano caratterizzate da un notevole afflusso di persone o nelle aree nelle quali siano collocati obiettivi critici». L’obiettivo è anche quello di «sottrarre alcune aree alle manifestazioni e prevedere forme di garanzia per gli eventuali danni». Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte: «Garantire il diritto di riunirsi e manifestare liberamente, preservando allo stesso tempo l’ordinato svolgimento della convivenza civile». Nei prossimi comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza, che si svolgeranno nelle città in cui sono state chieste le autorizzazione per manifestazioni (perlopiù dei no green pass), prefetti e questori dovranno tener conto di questa linea ministeriale.
Stefania Losito