La rivolta social contro il regime le regole stringenti anticontagio. Weibo, l’equivalente di Twitter in Cina, nel fine settimana ha fatto registrare un crescendo di proteste e critiche, tante da costringere parte dei moderatori a cancellare i commenti più pesanti. Due gli episodi che hanno scatenato la reazione: il primo caso in Cina di vaiolo delle scimmie e la strage dei 27 passeggeri a bordo del cosiddetto pullman della quarantena.
Tutto comincia con l’avvertimento di Wu Zunyou, capo epidemiologo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Sabato ha pubblicato un messaggio per confermare il primo caso di vaiolo delle scimmie, riscontrato ad un cinese di 29 anni tornato da un viaggio in Germania. Wu Zunyou ha invitato ha invitato i connazionali a non toccare gli stranieri.
“Siamo tutti su un autobus e stiamo andando tutti a schiantarci”, è stata la risposta diventata simbolo della protesta contro la strategia covid zero a tutti i costi.
Michele Paldera