
I malati di tumore presto avranno diritto a congedi o sospensioni dell’attività autonoma. E’ arrivato il via libera alle norme salva-lavoro dal Senato che ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla “conservazione del posto di lavoro per i malati oncologici”. La norma è stata votata in maniera trasversale da tutti i gruppi, e riguarda “i soggetti affetti da malattie oncologiche” ma anche “da malattie invalidanti e croniche, anche rare”. Per i lavoratori dipendenti,
dopo il congedo è prevista una “priorità nella conclusione degli accordi individuali di lavoro agile” ed è anche istituto “un fondo per premi di laurea intitolati alla memoria di pazienti affetti da malattie oncologiche”.
La legge prevede che i dipendenti, pubblici o privati, affetti da malattie oncologiche oppure da malattie invalidanti,
croniche o rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74% possano richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a 24 mesi. Durante il periodo di congedo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa.
Si tratta di un cambiamento importante perché in passato molti lavoratori venivano licenziati allo scadere dei sei mesi,
durante i quali avevano diritto alla conservazione del posto. Alla luce delle nuove regole, invece, il lavoratore può chiedere di assentarsi per ulteriori 18 mesi senza retribuzione ma con la garanzia di conservare il posto di lavoro.
La legge prevede inoltre che al termine del periodo di congedo il lavoratore possa accedere prioritariamente alla
modalità di lavoro agile, “ove la prestazione lavorativa lo consenta”. E’ anche previsto un incremento di 10 ore, rispetto alle 8 finora previste, di permessi retribuiti per tutti i pazienti fragili soggetti a visite ed esami ravvicinati. Per le ore di permesso aggiuntive scatta l’applicazione della disciplina prevista per i casi di gravi patologie che richiedono terapie salvavita e ai lavoratori “compete un’indennità economica determinata nelle misure e secondo le regole previste dalla normativa vigente in materia di malattia”.
La proposta di legge era stata approvata dalla Camera nel marzo scorso ed era stata subito considerata una svolta
significativa dalle associazioni di pazienti. Il finanziamento previsto per la legge, che si applicherà a partire dal primo gennaio 2026, è pari al 20,9 milioni di euro per il 2026, con un graduale aumento di anno in anno fino al 2035, quando il finanziamento entrerà a regime con 25,2 milioni l’anno.
Presso il ministero dell’Università e della Ricerca è infine istituito un fondo con una dotazione di 2 milioni di euro annui a partire dal 2026 per premi di laurea inerenti la salute, intitolati alla memoria di pazienti che sono stati affetti da malattie oncologiche.
Stefania Losito