Un milione di persone evacuate dalla città di Gaza, l’ordine di Israele non viene revocato nonostante gli appelli da tutto il mondo. Il piano di evacuazione di Israele è “assolutamente impossibile da attuare” per il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell. L’Onu esorta i contendenti a rispettare le regole e a non usare i civili come scudi. Sono circa 423mila i palestinesi che hanno lasciato le loro case a Gaza, anche prima dell’ordine di Israele: l’ha fatto sapere l’Onu, ripreso dai media israeliani. Il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato invece la popolazione del nord della Striscia a restare a casa perché si tratterebbe unicamente di “propaganda”.
Stamane il portavoce militare israeliano ha divulgato una cartina che indica ai palestinesi che possono percorrere in sicurezza due itinerari, fra le 10:00 e le 16:00 locali, da Beit Hanun, a nord di Gaza, a Khan Yunes, nella zona centrale. “Se avete cura di voi e dei vostri cari – afferma il portavoce – raggiungete il Sud secondo le istruzioni. Siate certi – aggiunge – che i leader di Hamas hanno già provveduto a se stessi e sono al riparo dagli attacchi”.
Prosegue intanto la ricerca degli ostaggi nelle mani di Hamas. Il presidente Usa, Joe Biden, assicura: “Lavoriamo come dannati” per la loro liberazione. Più di 120 famiglie di israeliani rapiti da Hamas nel blitz di sabato scorso e portati nella
Striscia di Gaza sono state contattate dall’esercito.
Raid aerei e incursioni israeliane si sono intanto susseguite senza sosta nella Striscia nella notte. I media palestinesi parlano di “molte vittime” lasciando intendere una ulteriore escalation del conflitto. Bombardate anche postazioni degli Hezbollah in Libano a seguito dell’abbattimento di due droni.
L’esercito israeliano ha condotto attacchi su “larga scala” su obiettivi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che sono stati “uccisi numerosi operativi” dell’unità dell’élite, ‘Nukhba’. Tra i dirigenti di Hamas colpiti anche il capo del sistema aereo di Gaza, Merad Abu Merad, ritenuto responsabile “per aver diretto i terroristi durante il massacro di sabato scorso”.
Dall’inizio delle ostilità i morti a Gaza per gli attacchi israeliani sono stati 1.900. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas, specificando che solo ieri sono stati 256 i morti (compresi 20 minori) e 1.788 i feriti.
In Cisgiordania sono 14 i palestinesi uccisi ieri nel corso degli scontri con l’esercito israeliano durante le manifestazioni.
L’esercito israeliano ha arrestato oltre 230 operativi di Hamas in diverse località della Cisgiordania dall’inizio dell’operazione Spade di Ferro. Tra gli arrestati, aggiunge il Jerusalem Post, ci sono anche due esponenti di spicco dell’organizzazione terroristica, Sheikh Adnan Asfour e Ahmed Awad, catturati a Nablus.
Ma il ‘venerdì della rabbia’ indetto da Hamas ha infiammato le piazze di tutto il mondo arabo e non solo. Alta tensione in Giordania, un arresto a Riad. A New York numerosi manifestanti filo palestinesi si sono fronteggiati a Times Square con quelli pro Israele. Molte città hanno innalzato l’allerta attentati. La polizia di New York ha ribadito che non ci sono credibili minacce.
Questa mattina a Roma nuova riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica al Viminale. Alle 14 il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presiederà una riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza a Firenze, manifestazioni pro Palestina sono annunciate per oggi.
Stefania Losito