Si chiama Giandavide De Pau, ha 51 anni e precedenti penali legati all’uso di stupefacenti e violenza sessuale l’uomo sospettato di aver ucciso giovedì tre donne, due di nazionalità cinese e una cubana, nel quartiere Prati. L’uomo, a quanto si è appreso, in passato avrebbe avuto legami con il clan camorristico dei Senese e con la criminalità romana, tra cui l’ex Nar, Massimo Carminati. Secondo gli inquirenti era l’uomo fidato del boss Michele Senese, per il quale svolgeva anche il ruolo di autista e factotum. In una circostanza avrebbe anche partecipato a un incontro avvenuto in un bar tra lo stesso Senese e Carminati.
L’uomo è stato interrogato per oltre sette ore dagli inquirenti. “Di quegli istanti”, ha ammesso, “ricordo solo tanto sangue”. “Dopo avere vagato per due giorni”, ha poi aggiunto, “sono andato a casa di mia madre e mia sorella con i vestiti ancora sporchi di sangue. Ero stravolto e mi sono messo a dormire per circa due ore e poi sono arrivati a prendermi i poliziotti intorno alle sei di mattina. Al nome di De Pau gli inquirenti sono arrivati dopo una segnalazione giunta alle forze dell’ordine da un parente stretto. L’uomo, infatti, avrebbe chiamato facendo intuire di aver compiuto qualcosa di grave. Alla luce di questa comunicazione e conoscendo le “frequentazioni” di De Pau, il parente, forse spaventato, avrebbe poi allertato le forze dell’ordine.
In altre indagini, più recenti, gli sono stati contestati i reati di rapina, cessione di sostanze stupefacenti e minacce a pubblico ufficiale. Tra i suoi precedenti c’è anche un’accusa di violenza sessuale. Per il 51enne, in base a quanto emerso da atti giudiziari di inchiesta, ci sono anche due ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino nel 2008 e nel 2011.
“La situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare a essere più tranquilla perché altri fatti collegati a questi tragici avvenimenti non ci saranno”, ha affermato in una nota il questore di Roma, Mario Della Cioppa.
Vincenzo Murgolo