Vecchie ruggini tra rampolli di clan rivali. Sarebbe questo il movente della sparatoria avvenuta tra sabato e domenica nel lido Bahia, a Molfetta, in cui ha perso la vita Antonella Lopez, 19 anni. Ieri sera, spinto dalla madre, si è costituito il presunto responsabile, Michele Lavopa, 21 anni. Di fronte ai carabinieri ha ammesso le sue colpe. Il vero obiettivo era Eugenio Palermiti, aspirante boss e nipote del capo dell’omonimo clan. Lavopa sarebbe stato pestato da Palermiti nella zona del fortino quando aveva 14 anni. I video sarebbero stati poi pubblicati su Tik Tok. Un gesto che avrebbe generato in lui rancore e risentimento.
Domenica notte, Lavopa era nel locale con altri dieci amici. Le tensioni iniziano non appena arriva Palermiti con il suo gruppo, di cui fa parte anche Antonella. Volano offese, qualche spintone in pista, sino a quando il giovane estrae l’arma e inizia a sparare. Almeno sei i proiettili esplosi, uno dei quali colpisce mortalmente la ragazza. Per lei sono inutili le cure del 118. Feriti anche Eugenio Palermiti, Davide Rana, 25 anni, Gianmarco Ceglie, 22 anni, e Francesco Crudele, 20 anni.
Nell’inchiesta sarebbe indagato anche un amico del presunto omicida, reo di averlo riaccompagnato a casa al quartiere San Paolo. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata. Lavopa sostiene di averla lanciata nelle campagne di Bitonto. Sono in corso le ricerche.
Michele Paldera