
Il Tribunale di Bari ha condannato a 9 anni di reclusione l’oncologo barese Giuseppe Rizzi, 66 anni. E’ accusato di aver chiesto denaro ai malati terminali per la somministrazione di farmaci sovvenzionati dal servizio sanitario nazionale. Stando alle accuse, sono 16 i pazienti raggirati. I pazienti raggirati avrebbero pagato sino a 7mila euro, dando ai pazienti false speranze. Nelle tasche del medico, sarebbero finiti oltre 2,5 milioni di euro in dieci anni. Rizzi avrebbe agito con la complicità della compagna, co – imputata, Maria Antonietta Sancipriani, che gestiva un Caf, adibito all’occorrenza ambulatorio medico. La donna è stata condannata a 5 anni e 6 mesi di carcere. Entrambi sono stati interdetti per sempre dai pubblici uffici. Marito e moglie sono stati condannati al risarcimento dei danni per un importo complessivo di 329mila euro. Le indagini sono partite dalla denuncia di un paziente che avrebbe versato 127mila euro.
Michele Paldera