Aveva sequestrato a Orta Nova, nel Foggiano, una villetta abusiva, il 16 giugno scorso e già il giorno successivo si era ritrovato vittima di un tentato incendio della sua abitazione. Sono stati arrestati dalla polizia cinque presunti responsabili di una serie di atti intimidatori contro un agente della squadra mobile di Foggia. Le indagini a carico degli arrestati, tutti di Orta Nova, sono partite dopo il tentato incendio dell’abitazione del poliziotto con l’impiego di due taniche di benzina da 15 litri ciascuna. Fu proprio l’intervento tempestivo dell’agente a evitare conseguenze per la sua famiglia che si trovava in casa in quel momento. I giorni seguenti, il 19 e 20 giugno, furono incendiate due auto di proprietà di parenti dello stesso poliziotto. A incastrare i cinque, le telecamere di videosorveglianza delle zone in cui sono stati commessi i delitti, durante i quali gli indagati agivano anche a volto scoperto. Il movente delle intimidazioni sarebbe riconducibile al sequestro per abuso edilizio della villetta di proprietà della fidanzata di uno degli arrestati, a poca distanza dall’abitazione dell’agente. Le indagini proseguono per accertare se l’esplosione di un ordigno avvenuta il 16 settembre nei pressi dell’abitazione del poliziotto sia riconducibile alle altre intimidazioni. Congratulazioni sono arrivate dal prefetto, dal questore e dal vicepresidente della commissione Antimafia, Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia in Puglia. Anche il ministro dell’Interno Piantedosi interviene complimentandosi con l’operazione: “Gli atti intimidatori sono un gravissimo atto nei confronti dello Stato. l’operazione – prosegue il titolare del Viminale – è una risposta importantissima contro l’aggressione criminale in quei territori, dove l”impegno straordinario di magistratura e forze di polizia sta dando risultati tangibili”.
Stefania Losito