Potrebbe essere stato ucciso per una vendetta personale Mauro Di Giacomo, il fisioterapista 63enne raggiunto ieri sera intorno alle 20,30 da almeno sei colpi di pistola, uno lo ha colpito alle spalle, a pochi metri dalla sua abitazione in via Giacomo Tauro, a Bari nel quartiere Poggiofranco. S’indaga dunque nella sua vita privata, mentre l’autopsia è prevista per domani.
Nelle scorse ore è stato ascoltato un medico dello studio privato in cui Di Giacomo lavorava, oltre a svolgere la sua attività al Policlinico di Bari. Il collega della vittima ha riferito che nei giorni scorsi il 63enne aveva ricevuto una lettera anonima che però non conteneva minacce. Secondo quanto ricostruito, l’assassino avrebbe agito da solo, aspettando Di Giacomo sotto casa e, dopo una breve lite, ha premuto il grilletto. Subito dopo si sarebbe dileguato in macchina. L’arma, probabilmente una calibro nove, non è ancora stata trovata. Al vaglio degli inquirenti, che stanno continuando ad ascoltare amici e parenti della vittima, ci sono sia i tabulati del telefono Di Giacomo, sia le immagini delle telecamere delle immediate vicinanze. Al momento l’unica pista esclusa è quella della criminalità organizzata. “La notizia della morte del nostro caro collega ci lascia sgomenti e sconcertati, era un professionista instancabile”, è il commento della presidente dell’ordine dei fisioterapisti di Bari, Bat e Taranto, Giulia Berloco.
“Caro papà – ha scritto il figlio Luca Di Giacomo su Instagram – ti saluto e ti ringrazio per essermi stato sempre vicino, nel bene e nel male. È assurdo morire così”. La vittima lascia la moglie e due figli.
Anna Piscopo