Nella terzina finalista due termini legati all’immagine sul web
Nel 2024, la parola dell’anno per l’Oxford Dictionary era il sostantivo “brainrot” (letteralmente ‘rottura cerebrale’). Quest’anno è “rage bait“, letteralmente “esca per la rabbia”, la parola del 2025. La decisione è stata annunciata
dall’Oxford University Press. “In una generalizzazione ideale del caos del 2025 – dopo una votazione pubblica e un’analisi dei nostri esperti linguistici – rage bait è stata riconosciuta come “Parola dell’anno”, ha dichiarato l’editore sulla pagina Instagram. Il dizionario ha definito ‘rage bait’ come “contenuto online creato specificamente per suscitare rabbia o indignazione attraverso l’uso di elementi provocatori od offensivi, solitamente pubblicato con l’obiettivo di aumentare il traffico o l’interazione su una particolare pagina web o social media“.
La parola dell’anno è stata scelta dagli esperti tenendo conto dei risultati della votazione online sul sito web. In totale, tre parole sono state incluse nella shortlist: oltre a “rage bait”, figuravano il sostantivo “aura-farming”, che gli autori definivano come la creazione di un’immagine attraente, e il verbo “biohack”, che denotava un tentativo di migliorare le prestazioni del corpo modificando la dieta, lo stile di vita o con l’ausilio di dispositivi tecnologici.
L’editore ha attribuito la popolarita’ del termine alla crescita di un uso piu’ consapevole di Internet da parte degli utenti, in relazione al quale e’ aumentato anche il numero di immagini provocatorie per attirare l’attenzione: “Attualmente, questo fenomeno gioca anche un ruolo importante nel plasmare le discussioni su politica, identita’ e disinformazione”, ha sottolineato la casa editrice.
Stefania Losito