Il Pontefice interviene agli Stati Generali della natalità e rivolge un pensiero anche alle mamme: “figli adulti a casa? Non stirate le camicie”
Papa Francesco è intervenuto agli Stati Generali della Natalità dicendo che il fatto che in Italia nascano pochi bambini lo preoccupa molto. “Per superare il problema della denatalità “occorrono politiche lungimiranti” e non “steccati ideologici”, ha detto.
“Occorre predisporre un terreno fertile per far fiorire una nuova primavera e lasciarci alle spalle questo inverno demografico. E, visto che il terreno è comune, come comuni sono la società e il futuro, è necessario affrontare il problema insieme – ha indicato Papa Francesco -, senza steccati ideologici e prese di posizione preconcetti. Qui l’insieme è importante. Bisogna cambiare mentalità: la famiglia non è parte del problema, ma della sua soluzione. E allora mi chiedo: c’è qualcuno che sa guardare avanti con il coraggio di scommettere sulle famiglie, sui bambini, sui giovani?”.
Poi ha scherzato: “Tante volte sento lamentele di mamme, ‘ma mio figlio si è laureato … non si sposa e rimane case, che cosa devo fare?’ ‘Non stirare le camicie signora’”.
Nel suo intervento, Papa Francesco ha anche raccontato due aneddoti, “due fotografie”, come li ha indicati lui stesso.
“Due settimane fa il mio segretario” era “nella piazza e veniva una mamma con il carrello col bambino. Lui, un prete tenero, si avvicinava per vedere il bambino. Era un cagnolino. Quindici giorni fa, all’udienza del mercoledì, io andavo a salutare, arrivai ad una signora, cinquantenne come me – ha scherzato il Papa -. Saluto la signora e lei apre una borsa. E dice: ‘me lo benedice il mio bambino’, un cagnolino. Lì non ho avuto pazienza e ho sgridato la signora: ‘signora tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino'”, ha raccontato Papa Francesco.
“Fratelli e sorelle queste sono scene del presente ma se le cose vanno così sarà l’abitudine del futuro, stiamo attenti”, ha avvertito il Pontefice.
Angela Tangorra