Italia e Francia sono più vicine. Lo assicura il premier Draghi, dopo la firma del Trattato di cooperazione rafforzata tra i due Paesi, firmato stamani: “Da oggi siamo ancora più vicini”, dice il premier nella conferenza stampa con il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo la firma del Trattato del Quirinale. Con il documento, “creeremo una visione geopolitica comune: condividiamo la visione europea e internazionale”, contribuiremo a costruire una “difesa europea comune più forte che contribuisca alla Nato, avremo una cooperazione rafforzata nella lotta contro le migrazioni illegali e i trafficanti, per proteggere le frontiere esterne dell’Europa”, annuncia Emmanuel Macron. “Proprio oggi si è concluso un accordo di cooperazione in tema di spazio tra Italia e Francia, frutto di un negoziato intenso che ha portato a questo risultato di successo”, assicura Draghi. “Almeno una volta ogni trimestre un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese e viceversa – prosegue Draghi – voglio ringraziare il presidente Macron per l’appoggio dato all’Italia durante la nostra presidenza del G20. La Francia può contare sul pieno sostegno dell’Italia nell’imminente semestre di presidenza dell’Unione Europea”. Su questo, lo stesso Macron fa eco a Draghi: “Cooperiamo sui temi che stanno più a cuore ai nostri Paesi – spiega il premier italiano – istituiamo un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione transfrontaliero, riconosciamo la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall’Unione Europea basata su principi di solidarietà e responsabilità”. Gli obiettivi, rimarcano i presidenti, “sono quelli dell’Ue, la lotta al cambiamento climatico, la transizione ecologica fatta con giudizio e rapidità, la transizione digitale, la ricerca di una sovranità europea”. E ancora: “Quello che questo trattato permette a noi di fare è dotare l’Ue di strumenti che la rendano più forte”.
“La nostra sovranità, intesa come capacità di indirizzare il futuro come vogliamo noi, può rafforzarsi solo attraverso una gestione condivisa delle sfide comuni – e aggiunge ancora – vogliamo favorire e accelerare il processo di integrazione europea”. Draghi elenca tutte le sfide comuni tra i due Paesi: dall’impegno comune contro il terrorismo passato e presente, “che ha portato all’avvio delle procedure giudiziarie nei confronti di alcuni responsabili di gravissimi crimini, per cui ringrazio ancora il presidente Macron”, quello a favore della stabilità in Libia, “grazie anche alla Conferenza Internazionale di Parigi di questo mese, che Italia e Francia hanno presieduto insieme alla Germania, alla Libia, alle Nazioni Unite “, e assicura Draghi, “siamo alleati nelle grandi sfide mondiali, dalla gestione della pandemia alla lotta al cambiamento climatico”
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ricorda Valeria Solesin, “uccisa insieme a tanti francesi e a giovani di altre nazionalità nel vile attentato” del Bataclan a Parigi, sei anni fa. E cita i “padri” politici dei due Paesi: “Tra loro ci sono Jean Monnet e Robert Schuman, Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi. Da Stendhal a Umberto Eco, da Mastroianni a Belmondo a Claudia Cardinale, siamo pieni di ricordi e riferimenti comuni”.
Stefania Losito
(@credits: foto dalla pagina Facebook di Palazzo Chigi)