Un peschereccio alla deriva senza sigle identificative e senza persone a bordo è stato individuato ieri sera a circa un miglio dalla costa salentina, in un’area militare interdetta al pubblico e nelle vicinanze della Riserva naturale e oasi WWF “Le Cesine”. Non si esclude che l’imbarcazione possa essere stata utilizzata per il trasporto dei migranti e poi abbandonata. Si tratta del terzo episodio in pochi giorni di barche abbandonate alla deriva che, spinte dal vento, approdano sulle coste salentine. Sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte di autorità giudiziaria e Prefettura di Lecce.
Ci sono solo i resti di indumenti e alimenti a bordo del natante adagiato sul basso fondale di Torre Veneri. Ad appurarlo i sommozzatori dei Vigili del Fuoco che sono saliti a bordo per effettuare i rilievi necessari per verificare l’eventuale presenza di persone o sostanze nocive.
A bordo rinvenuti solo i resti di indumenti e alimenti. Rilevate anche forti esalazioni da idrocarburi, ma al momento non ci sono segnali di sversamento in mare di sostanze inquinanti. Per l’imbarcazione è stata disposta la messa in sicurezza.
Vincenzo Murgolo