Ha preteso da un imprenditore barese che opera nel settore degli apparecchi da gioco il versamento del “pizzo” di 10mila euro per installare le macchinette nell’esercizio commerciale e una quota mensile di 500 euro. Lo hanno accertato i militari della guardia di finanza di Lucera che hanno arrestato su ordinanza del Gip di Foggia, Michele Cenicola, 53 anni, pluripregiudicato e ritenuto dagli investigatori reggente di un noto clan locale già agli arresti domiciliari. L’indagato è accusato di tentata estorsione. L’uomo – si apprende – avrebbe usato la minaccia, sfruttando implicitamente la forza intimidatrice derivante dal calibro criminale (gravato da precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, omicidio doloso, porto abusivo di armi, lesioni personali, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, ricettazione), per indurre un imprenditore estraneo al contesto cittadino a sottostare a regole vessatorie per installare e mantenere in città gli apparecchi da gioco gestiti dalla sua società. La richiesta estorsiva avrebbe costretto l’imprenditore a chiudere l’attività.
Stefania Losito