L’ex presidente del consiglio comunale di Foggia, Leonardo Iaccarino, durante l’incidente probatorio, ha confermato le accuse contro l’ex sindaco leghista Franco Landella: sia di aver preteso, senza riuscirvi, una mazzetta per l’appalto della pubblica illuminazione sia di aver intascato un’altra presunta tangente da 32mila euro pagata dall’imprenditore Tonti per far approvare al consiglio la proroga di concessione urbanistica.
Nell’inchiesta sono indagate 14 persone tra ex amministratori pubblici, politici, dipendenti comunali e imprenditori locali. I nomi principali sono Iaccarino, arrestato il 30 aprile scorso con le accuse di corruzione, tentata induzione indebita e peculato, e l’ex sindaco Franco Landella, arrestato il 21 maggio per corruzione e tentata concussione.
Iaccarino, uno dei principali accusatori contro l’ex sindaco che si dichiara innocente, ha parlato anche delle accuse di peculato a suo carico e a carico della sorella, della moglie e di un’amica, tutte coindagate. Secondo l’accusa avrebbero sottratto piccole somme di denaro all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale e le avrebbero utilizzate per spese personali.
Gianvito Magistà