Sale il costo delle ciliegie – e non solo – dopo il brusco calo delle temperature registrato negli ultimi giorni in Italia. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti. Il prezzo dell’oro rosso di Puglia, insieme a quello di albicocche e susine, ha segnato un +18,5% nell’ultimo mese, superato solo dal +20,1% delle pere.
“Dal nord al sud Italia i coltivatori segnalano problemi legati all’andamento delle temperature, salite sopra la media nelle scorse settimane e poi improvvisamente scese. – spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – Un’altalena che potrebbe danneggiare alberi e piante, decimando alcune produzioni tipiche del periodo primaverile. Questo significa che nelle prossime settimane i consumatori rischiano di fare i fare i conti con sensibili rincari per la frutta di stagione come albicocche, ciliegie, pesche, nettarine e susine ma anche pere e mele, e per una moltitudine di ortaggi, come conseguenza delle minori produzioni agricole e dei maggiori costi sostenuti dai coltivatori per salvare le piante”.
Assoutenti sottolinea che bisogna aumentare i controlli contro le speculazioni, in un periodo in cui rincari si sono già registrati anche su bulbi, radici e verdura in generale come carote, finocchi, cipolle, aglio, asparagi, carciofi e patate.
Gianvito Magistà