Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Samarcanda, in Uzbekistan, per il vertice dei leader dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. L’attesa è per l’incontro che il capo del Cremlino avrà con il presidente cinese Xi Jinping, arrivato al vertice ieri sera. Il faccia a faccia, non ancora confermato da Pechino, dovrebbe tenersi oggi configurandosi come il primo tra i due dall’invasione russa dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio.
Intanto pesanti bombardamenti russi nella notte sulle città dell’Ucraina orientale di Bakhmut e Avdiyivka, dove potrebbero esserci dei civili sotto le macerie. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko, citato da Unian.
“Se Kiev ottenesse i missili a lungo raggio che ha richiesto agli Stati Uniti, grandi città russe, oltre che infrastrutture industriali e dei trasporti, ricadrebbero nell’area di possibile distruzione. Uno scenario del genere significherebbe un diretto coinvolgimento degli Stati Uniti in un confronto militare con la Russia”. Lo ha dichiarato all’agenzia Sputnik l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov.
Intanto i russi si ritirano dalla zona di Zaporizhzhia: “Gli occupanti hanno effettuato una ridistribuzione interna delle truppe in tutto il territorio della regione di Zaporizhzhia, ritirato personale ed equipaggiamenti da molti villaggi e città più vicini alla linea di contatto”. Lo ha detto Serhiy Lyshenko, deputato del consiglio regionale di Zaporizhia, all’emittente ucraina Espreso Tv.
Michela Lopez