Nessuna impunità per il Qatargate: è il pugno di ferro della presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. “L’Eurocamera non è in vendita, e le accuse che coinvolgono il Pe sono un colpo alla democrazia: andremo giù duro”, ha detto, assicurando che gli inquirenti belgi e i servizi del Parlamento europeo “sono in costante dialogo tra loro, l’indagine si è svolta in tandem”.
Francesco Giorgi avrebbe intanto confessato di aver fatto parte di un’organizzazione usata da Marocco e Qatar per interferire e condizionare affari europei. Il suo ruolo quello di gestire i contanti. Giorgi avrebbe anche indicato di sospettare che Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, entrambi europarlamentari del gruppo S&D, avrebbero preso soldi tramite Antonio Panzeri. “Contorni abbastanza devastanti, bisogna fare piena luce senza sconti, andando fino in fondo”, dice la premier Meloni.
La risoluzione del Parlamento europeo sullo scandalo è stata emendata con una maggioranza schiacciante: su 546 votanti, i favorevoli sono stati 541; due i contrari e tre gli astenuti.
Nella risoluzione, il Parlamento europeo “denuncia con la massima fermezza i presunti tentativi del Qatar di influenzare deputati, ex deputati e personale del Parlamento europeo attraverso atti di corruzione, che costituiscono una grave interferenza straniera nei processi democratici dell’Ue”. “Sottolinea che la gravita’ e l’ampiezza delle indagini in corso impongono al Parlamento e alle istituzioni dell’Ue di reagire con inequivocabile unita’ e incrollabile determinazione”. Chiede quindi “una commissione speciale incaricata di identificare potenziali carenze nelle norme del Parlamento europeo in materia di trasparenza, integrita’ e corruzione e di presentare proposte di riforma, basandosi sul lavoro della commissione per gli affari costituzionali e sulle migliori pratiche in altri parlamenti”. Impegna a “istituire una commissione d’inchiesta” “al fine di indagare su casi di corruzione e comportamenti scorretti da parte di paesi terzi cercando di acquisire influenza nel Parlamento europeo.
E ancora: esorta la Commissione a presentare quanto prima una proposta per istituire l’organismo etico, in linea con la
risoluzione del Parlamento del 16 settembre 2021; chiede con urgenza la sospensione dei badge di accesso dei rappresentanti degli interessi del Qatar, in linea con l’articolo 123 del suo regolamento interno, fino a quando le indagini giudiziarie non forniranno informazioni e chiarimenti pertinenti. Inoltre “sospende tutti i lavori sui fascicoli legislativi relativi al Qatar, in particolare per quanto riguarda la liberalizzazione dei visti e le visite programmate, fino a quando le accuse non saranno state confermate o respinte”.
Stefania Losito