“Finalmente, vi aspetto da due mesi, ora potrò essere ascoltato”: ha accolto così i poliziotti nella sua abitazione di Anthisnes, in provincia di Liegi, l’eurodeputato socialista Marc Tarabella, adesso in stato di fermo a Bruxelles nell’ambito del Qatargate. Il suo ufficio al Parlamento europeo è stato posto sotto sequestro, così come quello dell’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino. Sulla porta dell’ufficio, che si trova al quindicesimo piano dell’edificio che si affaccia su Place du Luxembourg, questa mattina sono apparsi i sigilli della polizia belga e della sicurezza dell’Europarlamento.
Da settimane anche il politico napoletano è finito al centro del Qatargate insieme al collega belga. Il 2 febbraio scorso il Parlamento europeo aveva deciso di revocare l’immunità a entrambi. Gli inquirenti ipotizzano un loro coinvolgimento nella trama di corruzione organizzata dall’ex eurodeputato ora pentito Antonio Panzeri, che ha portato in carcere anche l’assistente Francesco Giorgi, e l’ex vicepresidente del Pe, Eva Kaili.
Stefania Losito