Letta avanza l’ipotesi di Andrea Riccardi. Salvini: “Pericoloso reinventare un Governo”
E’ iniziato il conto alla rovescia per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, senza nessuna intesa all’orizzonte. Dopo il passo indietro di Silvio Berlusconi (in ospedale per accertamenti) è stata una giornata di trattative frenetiche e di indiscrezioni. Dai leader del centrosinistra è arrivata la proposta di un tavolo con tutti i gruppi parlamentari. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, non ha posto alcun veto sul nome di Mario Draghi, ma l’idea venuta fuori e sostenuta da Enrico Letta è quella di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio. “Non è di bandiera”, ha detto Letta. Una ipotesi però bocciata dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha detto “no” anche ad una ipotesi Pierferdinando Casini. Salvini ha chiarito anche “il centrodestra ha il diritto e dovere di fare proposte senza che nessuno metta ‘no’ pregiudiziali senza sapere neanche di stiamo parlando. Donne e uomini di assoluto spessore ci sono, li faremo nelle prossime ore, non ci sarà un nome imposto e proposto, ce ne sono 2,3,4”. Domani, prima di andare in aula, è probabile un incontro fra Salvini e Letta. Il leader del Carroccio ha già fatto sapere però di non voler un trasferimento di Draghi al Quirinale: “Sarebbe pericoloso per l’Italia in un momento difficile reinventarsi un nuovo governo da capo, fermerebbe il Paese per giorni e giorni”. Non è escluso, se non dovessero avvenire “miracoli” nelle prossime ore, che diversi partiti possano votare domani scheda bianca in occasione della prima votazione.
Mauro Denigris