Ignorano che l’apologia del fascismo in Italia è un reato penale e, a chi lo ricorda, replicano con arroganza: “Io il saluto romano lo faccio, mi denunciassero. Ne ho già tante di denunce”. E’ il raduno dell’anniversario della “Marcia su Roma”, celebrato in pompa magna per il centenario. Il raduno si tiene, come sempre, a Predappio, in Emilia Romagna, città in cui nacque Mussolini e dove sono custodite le spoglie. Approfittando delle temperature clementi, ne hanno approfittato per mostrare i tatuaggi raffiguranti il busto del Duce. E poi croci celtiche da non riuscire a contarle e persino un militanti con un fascia rossa e il simbolo “S.S”. Sono arrivati da tutta Italia, qualcuno anche dalla Spagna. Dalle prime stime, sono circa duemila i partecipanti, in cammino verso il cimitero per visitare la cripta di Mussolini. “Se dopo 100 anni siamo ancora qui e’ per rendere omaggio a colui che questo Stato volle e al quale non faremo mai mancare la nostra ammirazione”, ha detto parlando al microfono Orsola Mussolini, ricordando il bisnonno.
Michele Paldera