Per quanto ci si sforzi, il germe del razzismo è difficile debellarlo. Nei giorni scorsi, a Riccione, volontari dell’associazione “Centro21” accompagnano al cinema un gruppo di ragazzi con sindrome di Down. “Al termine della proiezione – scrive sulla pagina Facebook l’associazione – una persona che all’interno di un ente pubblico della zona si occupa di cultura avvicina la nostra educatrice e le dice: quelli (riferita ai ragazzi) sono mongoli?”. Mongoli? Ammesso che non vi sia razzismo è più che evidente che c’è tanta ignoranza che si potrebbe anche comprendere (ma non giustificare) se a pronunciare quelle parole non fosse stata una dipendente del Comune di Riccione che si occupa, evidentemente, di cultura. Il sindaco, Renata Tosi, ha deciso di avviare un procedimento disciplinare “per non lasciare intentato e sospeso un episodio considerato inaccettabile nei confronti di un doveroso e giusto rispetto che occorre tenere per le persone tutte, incluse quelle con disabilità”. Anche il sindacato chiede chiarezza. La Cgil ha inviato una lettera all’Amministrazione in cui chiede di “verificare e fare chiarezza al fine di dirimere la questione per il deprecabile comportamento del dipendente pubblico oggetto di affermazioni che stigmatizzano giustamente tale deprecabile condotta, ma al contempo danno adito ad illazioni e gettano discredito su tutti i dipendenti del Comune di Riccione”.
Maurizio Angelillo
Razzismo e ignoranza pari sono. Frase choc contro ragazzi down
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