
Secondo l’ex candidato sindaco a Bari gli anziani devono fare un passo indietro
Stop all’ “assetto variabile del centrosinistra con ingressi e uscite a seconda della convenienza”, riconoscimento della “pari dignità politica a tutte le forze progressiste” e infine “un rinnovamento anche generazionale e di genere del ceto politico e della classe dirigente”. Sono queste, secondo Michele Laforgia, già candidato sindaco a Bari e fondatore dell’ Associazione La Giusta Causa, le basi sulle quali costruire il programma del centrosinistra in vista delle elezioni regionali. In una intervista a Radionorba, Laforgia ha detto che “il primo punto da chiarire dovrebbe essere qual è il perimetro della coalizione di centrosinistra, che tipo di coalizione vogliamo mettere in campo, perché se c’è un punto che ha secondo me un po’ disorientato gli elettori negli ultimi anni è proprio questo. Penso che ci voglia un programma chiaro per i prossimi cinque anni”. Laforgia auspica una coalizione larga, che riprenda lo schema già sperimentato a Bari in occasione delle ultime elezioni comunali, ossia anche con i 5 Stelle e con Nichi Vendola e Alleanza Verdi e Sinistra: “Me lo auguro, se riusciamo a trovare un programma comune e poi un candidato presidente che possa rappresentare tutto questo schieramento. Me lo auguro perché la situazione del Paese e dell’ Europa, non solo della Regione, in questo momento richiede una mobilitazione unitaria di tutte le forze di opposizione al governo della destra per ragioni che abbiamo detto tante volte. I miei rapporti anche personali con Nichi Vendola sono noti – ha continuato Laforgia – Cosa succederà in elezioni di cui ancora non si conosce la data non è facile chiarirlo. Io pongo un problema politico, innanzitutto ad Avs: in Puglia esistono decine di migliaia di persone che fanno politica che sono sul territorio, che si interessano dell’amministrazione dei comuni, delle città metropolitane e della Regione, ma che non sono in un partito. Che prospettiva vogliamo dare a questo tipo di civismo, di cittadinanza attiva che in questo momento non ha una rappresentanza?”. Un percorso che la Giusta Causa è disposta a fare “con o senza candidature” – ha chiarito il penalista – “Ho già detto di non essere candidato e non sono candidato perché penso davvero che questa dovrebbe finalmente essere l’occasione per un rinnovamento anche generazionale. Ci vuole anche un rinnovamento di genere, ci vogliono più donne in politica e più donne impegnate direttamente nel governo della regione; non credo che stiamo facendo gli sforzi giusti in questa direzione, al di là della doppia preferenza di genere elettorale. Ci vuole un rinnovamento del ceto politico, della classe dirigente, dobbiamo fare uno sforzo in questo senso tutti quanti facendo un passo indietro”. Un messaggio al governatore uscente Michele Emiliano? “Innanzitutto è quello che faccio io. Non sono un candidato buono per tutte le elezioni. In questo momento faccio il consigliere comunale e cerco di farlo con criterio. È un messaggio a tutti, ai consiglieri regionali uscenti e un messaggio alla classe politica. Non c’ è secondo me la possibilità per il centrosinistra di governare il cambiamento se innanzitutto il cambiamento non lo fa dentro sé stessa”. Decaro è il candidato presidente ideale? “Non lo so, bisogna chiedere innanzitutto a lui se ha intenzione di candidarsi perché non ho ancora capito se questa intenzione è ormai operativa ed effettiva oppure no. Decaro – ha concluso Laforgia – è uno dei candidati certamente possibili per ragioni che tutti conoscono. Ma ripeto: la scelta del candidato ha un senso e il confronto con il candidato ha un senso se riusciamo a capire che tipo di regione vogliamo per i prossimi anni, qual è il perimetro del centrosinistra e se riusciamo soprattutto a fare un forte rinnovamento dei candidati e delle candidate alla Regione Puglia”.
Mauro Denigris