Un giornalista statunitense del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, 32 anni, è stato arrestato a Ekaterinburg, in Russia. È accusato di spionaggio. Gershkovich è regolarmente accreditato presso il ministero degli Esteri.
In un comunicato i servizi d’intelligence Fsb affermano che il giornalista, “agendo su istruzione della parte americana, raccoglieva informazioni coperte dal segreto di Stato sull’attività di una delle imprese del complesso industriale militare russo”.
Rischia una condanna fino a 20 anni di reclusione.
Lo stato d’arresto durerà almeno due mesi, fino al 29 maggio. Lo ha deciso la Corte di Lefortovo a Mosca, secondo quanto precisato dal suo servizio stampa all’agenzia Ria Novosti.
Gershkovich, i cui genitori vivono negli Usa ma sono originari dell’ex Unione Sovietica, parla russo. Prima di essere assunto al Wall Street Journal aveva lavorato per l’agenzia Afp e per la testata russa in lingua inglese Moscow Times.
“Ciò di cui si occupava a Ekaterinburg il giornalista americano del Wall Street Journal che è stato fermato non ha nulla a che fare con il giornalismo” ha affermato sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
“Purtroppo – ha aggiunto la portavoce – non è la prima volta che lo status di ‘corrispondente straniero’, il visto giornalistico e l’accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro Paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere pizzicato”.
Gianvito Magistà