
Al via oggi i saldi estivi in Italia, tranne a Trento e Bolzano, dove partiranno il 16 luglio. Sei consumatori su dieci hanno già pianificato i loro acquisti, quasi sette al Sud, per un giro d’affari stimabile intorno ai 3,5 miliardi di euro. Il 70% circa sono donne. Mentre è di sei milioni e mezzo la cifra dei cittadini che hanno acquistato con offerte anticipate e pre-saldi fuori dalle regole, prima della partenza ufficiale dei ribassi. È quanto emerge da un sondaggio Confesercenti-Ipsos.
Secondo l’indagine, il 62% degli italiani ha deciso di approfittare degli sconti. La percentuale cresce tra le donne e
tra chi vive al Sud, entrambi 67%. Un ulteriore 32% si riserva di decidere in base alla qualità delle offerte: una fetta non
trascurabile che conferma come la leva promozionale sia decisiva, ma non automatica. Pochissimi dichiarano apertamente che non faranno acquisti (3%).
Il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più
comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. Ma non manca chi, il 16%, prevede di spendere 200 euro, mentre una minoranza (circa il 7%) arriva o supera i 300 euro. Sul piano territoriale, si spende di più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e delle isole (196 euro).
Le regine dei saldi sono le calzature: oltre la metà dei consumatori che hanno già deciso cosa acquistare (53%) metterà
ai piedi sandali, sneakers, zeppe o mocassini. Subito dopo compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni,
gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano la voglia di vacanze.
Polemica Federconsumatori: “Anche quest’anno i saldi, come le vacanze, non saranno per tutti: molto non avranno la possibilità di approfittarne, tra prezzi che tornano ad aumentare, costi dei trasporti sempre piu’ alti e nessuna misura di aiuto all’orizzonte. Le famiglie, non solo quelle a basso reddito ma anche quelle a reddito medio, adotteranno quindi atteggiamenti prudenti, riducendo al minimo gli acquisti extra, o concedendosi solo quelli che avevano rimandato”. Secondo le prime stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale, il 37,8% delle famiglie (-0,5% rispetto allo scorso anno) è propenso ad acquistare a saldo, con una spesa media di 148 euro a famiglia (+1,4% rispetto al 2024). Per la federazione dei consumatori, coloro che effettueranno acquisti a saldo lo faranno con prudenza e prestando molta attenzione: stanno monitorando da giorni i prezzi pre-saldo e continueranno a farlo dopo l’avvio ufficiale della stazione, per capire la reale convenienza degli sconti, estendendo confronto anche agli shop online. Discorso a parte, invece, vale per i negozi di fascia medio-alta, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni piu’ convenienti fin dalle prime ore di apertura.
Stefania Losito