La Corte d’Appello di Potenza ha confermato l’assoluzione per l’ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, imputato nel processo sulla cosiddetta Sanitopoli lucana. Il 6 luglio 2018 Pittella finì ai domiciliari, per poi dimettersi da presidente della Regione qualche mese dopo.
E’ stato assolto anche il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. L’inchiesta, coordinata dalla Guardia di Finanza, risale al 2018 portò alla luce presunti concorsi “taroccati” e presunte nomine “pilotate”.
Montanaro, all’epoca dei fatti contestati – giugno 2017 – direttore generale della Asl di Bari, fu arrestato nell’ambito
di questo procedimento nel luglio 2018 (poi tornò in libertà) per un episodio di abuso d’ufficio legato ad un presunto
concorso truccato alla Asl di Matera.
Come nella sentenza di primo grado, la Corte d’appello ha confermato le condanne nei confronti dell’ex direttrice amministrativa dell’Asm (Azienda sanitaria di Matera), Maria Benedetto (cinque anni di reclusione), dell’ex direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto (due anni e sei mesi di reclusione), dell’ex dirigente dell’Asp (Azienda sanitaria di Potenza), Giovanni Berardino Chiarelli (due anni e sei mesi di reclusione) e dell’ex dirigente amministrativo del Crob di Rionero in Vulture (Potenza), Gianvito Amendola (due anni e sei mesi di reclusione). Restano le condanne anche per la funzionaria dell’Asm, Anna Rita Di Taranto (due anni di reclusione) per il funzionario del Crob, Angela Capuano (un anno e quattro mesi di reclusione) e per la dirigente dell’Asm, Maria
Evangelista Taccardi (un anno di reclusione).
Stefania Losito