E’ scontro ad alta tensione tra il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini e il leader della Cgil Maurizio Landini a proposito dello sciopero proclamato per venerdi 17, all’indomani delle indicazioni della Commissione di garanzia, che ha escluso che la protest aproclamata da Cgil e Uil abbia tali requisiti ed è tornata a chiedere la rimodulazione dello stop in alcuni settori. “Farò tutto quello la legge mi permette di fare per consentire il diritto alla mobilità, al lavoro, allo studio, alla salute, a 60 milioni di italiani. E se Landini si offende e mi offende, mi dispiace per lui, io tiro dritto”. Sono le parole del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, all’assemblea di Alis, confermando di essere pronto a precettare i lavoratori entro mezzanotte.
Ma i due sindacati vanno avanti, sottolinea il numero uno della Cgil Landini: “La precettazione sarebbe un atto sgradevole, metterebbe in discussione il diritto di sciopero”. E per la Uil, Pierpaolo Bombardieri conferma la linea: “Andiamo avanti, sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”. Ma Salvini li avverte: se non rispetteranno le regole, sarà lui direttamente ad imporre limitazioni orarie.
“Spengo il telefono così non mi chiama Landini”, che “mi chiama spessissimo”. Ha detto ancora il vicepresidente del Consiglio, precisando di scherzare sul segretario generale della Cgil. “Leggo i suoi insulti sui giornali e faccio il ministro, qui non si può avere simpatie o antipatie”, aggiunge. “Mi stanno arrivando addosso epiteti di ogni genere, disgraziato, spregevole, sgradevole, fannullone. Qualche leader sindacale di sinistra ha detto che Salvini non ha mai lavorato
nella vita, per educazione non rispondo”, dichiara il ministro. Il riferimento è al leader di Azione, Carlo Calenda, che ha sposato le dichiarazioni di Landini (“Salvini, che in vita sua non ha mai lavorato, pensa al suo week end”, ndr).
Per ora Cgil e Uil vanno avanti escludendo comunque, dopo le osservazioni del Garante, dalla protesta il trasporto aereo: personale di volo, personale di terra (gestori, handlers, catering, servizi in appalto della vigilanza privata
aeroportuale), personale Enav e di concentrare l’astensione per il Corpo dei Vigili del fuoco nell’arco temporale 9-13″. Per il resto Cgil e Uil confermano lo sciopero del 17.
Venerdì dunque partirà la mobilitazione di Cgil e Uil con lo sciopero di 8 ore delle lavoratrici e dei lavoratori delle
regioni del Centro e, invece su tutto il territorio nazionale, dei trasporti e del pubblico impiego, scuola compresa. In
concomitanza una manifestazione a Roma, in piazza del Popolo. Poi lunedì 20 novembre sarà la volta della Sicilia; venerdì 24 delle regioni del Nord; lunedì 27 della Sardegna e, infine, venerdì 1 dicembre delle regioni del Sud.
Stefania Losito