“Squadrista, fascista, ne hanno detto di ogni, ma ho solo rispettato la legge. Domani i lavoratori potranno prendere la metropolitana per andare a lavoro; abbiamo rispettato il diritto allo sciopero ma non di 24 ore, che avrebbe bloccato l’intero paese mettendo in difficoltà tante persone. È la prima volta, sì, ma se ci sono cose che per la prima volta si possono fare e aiutano gli italiani, me ne faccio carico e le faccio. Lo sciopero è dalle 9 alle 13, il diritto allo sciopero è garantito, ma senza bloccare tutto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a proposito della precettazione che ha ridotto lo sciopero previsto per domani venerdì 17 novembre, organizzato dalle sigle sindacali Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni. Salvini ha sottolineato che la linea è “condivisa dal governo”.
A fargli eco il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che parla di sciopero trasformato in “sciopero politico”. “La vera sconfitta di Cgil e Uil – rimarca Tajani – è di aver rotto l’unità del fronte sindacale tenendo fuori la Cisl e le sigle autonome. Il non essere riusciti a coinvolgere tutto il mondo del lavoro. Segno che la loro è una posizione debole e politicizzata”. La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone a margine di un evento di Fratelli d’Italia ha affermato: “Il diritto allo sciopero è fondamentale e va assolutamente ribadito e confermato, nessuno lo ha messo in discussione. La precettazione è avvenuta in tante occasioni, non è un inedito”.
Domani Salvini sarà a Bari per partecipare all’evento “L’Italia dei sì, 2023-2032”. nel porto di Bari. Sarà raggiunto da una delegazione di 40 lavoratori e lavoratrici guidata dal segretario generale di Cgil Bari Domenico Ficco e dal segretario generale di Uil Puglia Gianni Ricci per un presidio a difesa dell’articolo 40 della Costituzione italiana che sancisce il diritto di sciopero”.
Michela Lopez