Weekend di sciopero per il personale delle ferrovie che incrocia le braccia dalle 21 di sabato alle 21 di domenica 24 novembre. L’agitazione, proclamata dal sindacato di base Usb, coinvolge “tutto il personale delle società del gruppo e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale”. Sono comunque previsti collegamenti garantiti, in caso contrario si potrà chiedere il rimborso del biglietto. Tutte le informazioni si possono trovare sui siti di Fs – Trenitalia, Trenord e di Italo.
Previste cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. “Gli effetti, in termini di
cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”,
fa presente la società. Trenitalia, tenuto conto “delle possibili importanti ripercussioni” sul servizio, invita i passeggeri “a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.
Lo sciopero nazionale, indetto da Usb Lavoro Privato, vede la partecipazione dell’assemblea Nazionale del personale di macchina e di bordo, “rappresenta un’altra tappa di un percorso che da un anno reclama un vero rinnovo del contratto
nazionale dei ferrovieri, più tutelante e più partecipato”.
“Le rivendicazioni dei ferrovieri sono chiare e semplici: adeguati riconoscimenti salariali e professionali, maggiori riposi tra una prestazione e l’altra, una riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore per 4 giorni lavorativi ed il riconoscimento del lavoro usurante per i ferrovieri dell’esercizio. Una vertenza che ha visto, sciopero dopo sciopero, un’adesione sempre maggiore del personale ferroviario fino a punte di partecipazione che non si vedevano da molti anni e che invece il sistema obsoleto delle relazioni sindacali del settore si ostina a ignorare”, si legge nella nota dell’Usb. “Questa ennesima azione di sciopero si rende ancora una volta necessaria per rivendicare il diritto ad un degno rinnovo contrattuale in quanto sia il ministero dei Trasporti che il gruppo Fsi si rifiutano non solo di accogliere le rivendicazioni
dei lavoratori ma anche di discuterne con le rappresentanze che stanno promuovendo la mobilitazione, assumendosene la responsabilità di tutti i disagi di fronte ai cittadini – prosegue la nota – così come non si prendono in considerazione i contenuti di una piattaforma costruita dal basso con il contributo di molti lavoratori e lavoratrici, condivisa da USB insieme ad altre Organizzazioni di Base, mentre si mantiene la trattativa lontano dalla categoria.
In questo contesto di mobilitazione generale si inserisce anche la specifica vertenza degli operai della manutenzione RFI contro l’accordo del 10 gennaio la cui applicazione a partire dal 3 giugno, come denunciamo da mesi, sta dimostrando tutta la sua drammaticità ed inefficacia”.
Stefania Losito