
Circa il 70% in Puglia, secondo Filt Cgil, l’adesione allo sciopero nazionale indetto dal personale di Trenitalia. L’agitazione è cominciata alle 3 e terminerà alle 15, come conseguenza dell’ordinanza emanata dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha ridotto a 12 le ore di sciopero. “Il dato complessivo è però ancora temporaneo – spiega il segretario di Filt Cgil Puglia, Gennaro Fiorentino -. L’azienda, prevedendo un’adesione massiccia, aveva già soppresso molti treni”, fatte salve le fasce di garanzia. In Puglia, secondo il sindacato, è stato soppresso circa il 50% dei convogli, “alle 7 di questa mattina non è partito il treno alta velocità per Milano – prosegue Fiorentino -, ma anche l’intercity per Lecce, e le Frecce per Venezia e Roma già cancellati”. La categoria chiede “il rinnovo del contratto ormai scaduto, mentre non ci si vuole sedere al tavolo per una discussione seria – spiega il sindacalista -. Ci sono problemi anche nella conciliazione fra vita e lavoro perché i turni sono saturati”. Quanto all'”assistenza alla clientela – dice – in Puglia vengono assunti lavoratori part time stagionali, ma l’affluenza turistica dura almeno sette mesi, quindi per noi ci sono presupporti per stabilizzarli”, senza dimenticare “l’assenza di personale con abuso degli straordinari”.
Michela Lopez