Sono quasi 4 milioni gli studenti italiani che oggi ritornano sui banchi. Da stamattina la campanella suona in Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e nella provincia di Trento. Il 15
settembre per bambini e ragazzi delle regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, il 16 settembre per
gli studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Gli ultimi a ritornare in classe saranno gli 813.853 alunni delle
regioni Calabria e Puglia, il 20 settembre, anche se in quest’ultima regione alcune scuole hanno proferito anticipare a oggi.
“Ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima”, è il messaggio del ministro Patrizio Bianchi alla comunità scolastica. “Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento a tutti voi, alle studentesse e agli studenti, ai genitori, al personale scolastico e amministrativo, centrale e territoriale, così come alle tante persone che contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. A voi tutti, i miei più vivi auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme”.
E oggi debutta anche il Green pass, che sarà controllato non solo al personale scolastico ma anche ai genitori degli alunni che entrano in istituto e chiunque abbia accesso agli atenei. Nei giorni scorsi i primi controlli sono avvenuti con una app, e oggi è entrata in funzione un’apposita piattaforma. “E’ attiva dalle 7 e ci sono state oltre 900mila verifiche – ha precisato il Ministro – se considerate che non tutto il Paese è partito, ma 4.500 scuole su 8.000, pensate che risultato
straordinario che è”. “Tutto ieri l’abbiamo provata un’ultima volta. Questo è un Paese che sa fare cose che funzionano, tutti me la stanno domandando in giro per l’Europa”. Nel 95% dei casi il tempo di risposta del sistema è risultato essere in media di un secondo, fanno sapere dal Ministero. Ieri sera, tra le 18 e le 24, la piattaforma è stata aperta per una prova e hanno fatto accesso circa 3.800 scuole.
A Sky Tg24, il Ministro ha poi aggiunto: “Riparte una scuola che deve non solo riaprire ma anche ripensarsi, deve tornare a essere il centro della nostra comunita’ ed essere conscia di se stessa. Il compito della scuola quest’anno è farci sentire Paese”. Bianchi poi conferma di non aver “abbandonato l’idea di far togliere le mascherine laddove in classe siano tutti vaccinati: è la nostra direzione di marcia, un’indicazione chiara del decreto del 6 agosto”. “Stiamo lavorando da aprile – ha precisato – a una scuola nuova, più inclusiva, affettuosa e stiamo lavorando anche su questo aspetto”. Alla domanda sull’opportunità di effettuare test salivari negli istituti, Bianchi risponde che devono “andare verso strumenti semplici da usare e precisi nel risultato, si parte dai test nelle scuole sentinella e si mira ad allargare agli altri ma questo dipende dalle autorità sanitarie, siano loro a decidere”.
Bianchi rassicura sol “non ritorno indietro” alla didattica a distanza. “Il 93% del personale scolastico è vaccinato. Non sarà più possibile mettere in dad una intera regione, se ci fossero rischi si interviene in forma mirata, siamo attentissimi al contagio ma anche agli altri studenti, la solidarietà torni ad essere al centro – ha chiarito – saremo chirurgici nelle misure, siamo al lavoro affinché nel caso di una scuola in difficoltà per il Covid non vada in difficoltà l’intera regione. Le regioni che hanno più sofferto lo scorso anno sono quelle in cui si registra il 100% di copertura vaccinale del personale e gli studenti hanno fatto in numero maggiore le dosi”.
Stefania Losito