La priorità del governo è la scuola e l’obiettivo primario è ridurre sensibilmente il numero dei professori e del personale non docente che non è ancora vaccinato, ad oggi 222mila persone. Il governo sembra sempre più orientarsi verso l’obbligo vaccinale del personale scolastico. Nelle prossime ore sono in programma due incontri: uno tra i sindacati e i tecnici della struttura commissariale e l’altro tra organizzazioni e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Valuteremo quale sarà lo strumento più efficace per far tornare tutti a scuola in presenza, in sicurezza e senza dad” ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza, confermando che nessuna ipotesi è stata esclusa. “Dobbiamo lavorare per tutelare la scuola – ha aggiunto – buona la campagna vaccinale che stiamo facendo, con il 56% delle persone che hanno avuto la seconda dose: vogliamo riportare i ragazzi in aula in presenza”.
Ad eccezione di Matteo Salvini, nella maggioranza c’è un sostanziale via libera, i presidi hanno già fatto capire di esser anche loro d’accordo e i sindacati non sarebbero contrari, a patto però di avere prima “dati precisi sull’attuale copertura vaccinale dei prof” e di sciogliere ogni dubbio. In una lettera indirizzata al ministro Bianchi l’associazione dei presidi chiede “indicazioni chiare sull’obbligo vaccinale del personale scolastico e sul distanziamento”.
Michela Lopez