Simone ha 13 anni e abita a Milano, quartiere di Porta Romana, dove ha affisso un cartello con la scritta: “Vorrei comprarmi un computer, mi aiutate?”. Così ha cominciato la vendita dei suoi giochi perchè bisogno di un computer per fare i compiti a casa e scrivere la tesina di terza media, così come molti dei suoi coetanei a causa della didattica a distanza. Simone ha messo in vendita pupazzetti, gomme, penne, carte da gioco di ruolo e tutto ciò che per lui ha un valore al prezzo simbolico di venti centesimi, Certo non raggiungerà la cifra che serve per comprare un pc, ma il suo esempio fa riflettere.
L’esperienza di Simone lancia un messaggio importantissimo: un ragazzino è disposto a rinucniare ai giochie e quello che rappresentano (lo svago, il divertimento) per senso del dovere. Inoltre nella maggior parte delle case si utilizza il telefonino per la didattica ma non basta perchè per apprendere non serve solo un cellulare, così come nel tempo pre-covid non bastavano solo i libri.