Associazione per delinquere finalizzata alla fabbricazione e distribuzione di monete false e di riciclaggio, realizzato su canali online mediante l’uso di criptovalute. Con queste accuse quattro uomini sono stati arrestati (uno in carcere e tre ai domiciliari) a Massafra, in provincia di Taranto, sulla base di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Taranto. Le indagini, coordinate dalla Procura di Taranto, sono state condotte dal comando carabinieri Anti-falsificazione Monetaria e dal comando provinciale di Taranto.
In particolare, emergeva che gli acquirenti, accedendo proprio al canale Telegram, dopo aver pagato in Bitcoin le monete contraffatte, per un corrispettivo corrispondente al 50% del valore nominale, ricevevano plichi postali spediti con vettori privati operanti a Massafra, in provincia di Taranto. L’indagine è iniziata dopo un sequestro di 668 monete da 2 euro false compiuto il 10 aprile 2021 dai militari della compagnia Carabinieri di Montegiorgio, in provincia di Fermo, nei confronti di due giovani. Le verifiche hanno consentito di inquadrare le monete nell’ambito di una nuova classe di contraffazione caratterizzata dalla coniazione di ottima qualità realizzativa e dalla presenza del magnetismo, tutti elementi che le rendevano difficilmente distinguibili da quelle genuine.
Secondo l’accusa, avvalendosi delle capacità tecnico-metallurgiche di alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta e delle competenze telematiche di altre, sarebbe stato realizzato un complesso sistema finalizzato all’anonimizzazione delle transazioni, alla ricezione dei pagamenti in criptovalute e alla successiva trasformazione delle stesse in moneta corrente. Gli accertamenti svolti hanno complessivamente consentito di ricondurre al presunto sodalizio criminale la realizzazione di 60 spedizioni di monete false in ltalia e all’estero (Svizzera e Francia), per un totale di circa 90.780 Kg ovvero 102mila monete da 2 euro.
Michela Lopez