Raro è l’amore. Te ne rendi conto subito anche quando hai solo vent’anni. Soleroy – alias Niklas Müller, nato a Solothurn un piccolo comune della Svizzera – non solo lo ha già capito, ma è andato oltre. A 22 anni ha scritto una canzone, Call It, in cui ci racconta di un amore al quale ha voluto rinunciare.
L’idea di uccidere l’amore perché si ha la consapevolezza del fatto che si rovinerà tutto, è un segno di maturità rara. Eppure, non c’è dramma, non è una storia triste o strappalacrime. Anzi!
Soleroy ha scritto una canzone che tramuta le labbra rivolte verso il basso in sorrisi, traduce le lacrime amare in lacrime dolci di risata. Di più. Le sue canzoni leniscono, guariscono: medicine contro le asperità da cuori frantumati. Ma è pur sempre una canzone da cuori sfilacciati. Solo che Soleroy non è un sarto e allora rinuncia, perché la vita va avanti e bisogna amarsi abbastanza per saper percorrere il viaggio da soli.
E la domanda che solo i ragazzi delle nuove generazioni possono farsi è la seguente: cosa sono quasi 2 milioni di like su TikTok quando hai il cuore spezzato? Soleroy ha trovato risposta con la musica. Genuino autodidatta che ha imparato pianoforte, chitarra e batteria con la determinazione di chi vuole imprimere il proprio marchio sulle sue canzoni, “sviluppare il mio stile”, dice, viaggia per il mondo, fa esperienze e amplia il suo bagaglio culturale. Ecco dove trova la forza il cantautore svizzero.
Non sorprende quindi che tutto ciò gli abbia portato un primo successo: i produttori di vari format statunitensi come “American Idol” hanno già bussato alla sua porta, e figure rinomate come Alex Warren, Mimi Webb e Alec Benjamin hanno reagito ai post del musicista svizzero che così ha già avuto un piccolo ingresso nel panorama internazionale. In poco più di un anno ha raccolto oltre 100.000 follower su TikTok, ma non si lascia influenzare dalla comunità. La gestisce, rimanendo se stesso.
Il singolo
Call It
Ho scritto questa canzone su una ragazza che sembrava quella giusta al momento sbagliato e anche per inviare amore a tutti coloro che hanno bisogno di ascoltare una canzone così in questo preciso istante.
Così l’artista racconta la sua ispirazione per il nuovo singolo, intenso e vibrante, Call It.
Come si prende la decisione di non dare seguito a una relazione che il destino sembra dirti di dover vivere?
Vivendo il sentimento senza chiamarlo per nome: l’amore senza pronunciarlo ad alta voce. In una società in cui non solo la nuova generazione tronca la parola “Amore” in un “Amò” smozzicato, Soleroy canta la difficoltà di fidarsi, di lasciarsi andare, di pronunciare quella parola per intero.
E c’è la visceralità di una musica pop dai riflessi rock di chitarre graffiate con coraggio, un mid-tempo sulla vita interiore del cantante ventiduenne che descrive dolorosamente la sensazione di non voler impegnarsi in una relazione nonostante una moltitudine di farfalle nello stomaco. Una voce roca come di vita già vissuta (quando in realtà è ancora tutta lì davanti), una sapienza nello scandire le parole giuste nel verso giusto.
Alchimista delle emozioni che cura le ferite con le canzoni, Soleroy spiazza per maturità, e insegna a molti “adulti” che in amore vince il coraggio e non la pavidità. Si può anche rinunciare all’amore se gli effetti sono deleteri. Si può anche non chiamarlo per nome per non sciuparlo. L’amore come la vita esigono sfrontatezza perché l’amore è come tenere una pistola carica al tuo cuore e fidarsi di qualcuno così tanto da sapere che non premerà il grilletto.
Altrimenti, è solo un navigare con vento di bolina.
Angela Tangorra
