Sono stati sospesi dall’albo 190 infermieri della provincia di Taranto che non erano dotati di un indirizzo Pec (posta elettronica certificata), requisito base per esercitare la professione e previsto anche dalla legge. La sospensione è stata adottata dall’Ordine delle professioni infermieristiche di Taranto, guidato dal presidente Pierpaolo Volpe, che ha sottolineato che “l’esercizio della professione è subordinata all’iscrizione all’albo in assenza della quale si configura il reato di esercizio abusivo della professione punibile ai sensi dell’articolo 348 del codice penale”. Di questa situazione, che coinvolge un numero importante di professionisti, Volpe ha informato anche la Procura di Taranto, l’Asl Taranto, per gli infermieri che dovessero essere dipendenti delle strutture pubbliche, gli Ordini professionali di tutta Italia, i ministeri della Salute e degli Interni, il comando carabinieri del Nucleo di sanità e l’assessorato regionale alla Salute.
Inizialmente gli infermieri senza Pec erano circa 1.200. Numero che si è poi ridotto a 700 grazie a una serie di avvisi e di solleciti. Gli ultimi inviti hanno consentito di scremare i 700 rimasti a 190. Ora per reiscriversi, gli infermieri sospesi dovranno seguire un percorso che consentirà loro di rientrare nell’albo professionale ma dovranno aver acquisito un domicilio digitale.
Michela Lopez