Il ministro Valditara: “Aiutare i bulli a capire gli errori”
Una sospensione compresa tra i 7 e i 14 giorni. È la decisione presa dal consiglio di classe straordinario che si è riunito oggi pomeriggio, 2 ottobre, per discutere del caso dei due studenti di 17 anni dell’istituto “Romanazzi” di Bari. Uno ha portato in classe una pistola giocattolo, l’altro l’ha usata per sparare pallini di plastica contro il professore, Pasquale Pellicani. Il docente non ha riportato ferite ma si è sentito male per lo spavento. Se il provvedimento fosse stato superiore ai 14 giorni di sospensione, la decisione su una possibile espulsione sarebbe stata vagliata dal consiglio di istituto. Al consiglio di classe avrebbero partecipato anche le famiglie dei due studenti. Sarebbe stata vagliata anche l’ipotesi di percorsi di rieducazione e di affidamento al terzo settore.
Sull’episodio è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che nel pomeriggio ha sentito telefonicamente la dirigente scolastica, Rosangela Colucci, per esprimere la propria solidarietà al docente e all’istituto. Per il ministro, quanto accaduto “conferma quanto sia urgente affermare il principio che un docente va rispettato in ogni caso e che qualunque offesa o violenza sarà sanzionata in modo efficace”. “La cultura delle regole e del rispetto deve partire dalla scuola, ha aggiunto Valditara evidenziando che “la riforma del voto di condotta e dell’istituto della sospensione va proprio in questa direzione” e che tocca al Parlamento approvarla. Non dobbiamo lasciare a casa gli studenti ‘bulli’ – ha concluso- ma aiutarli a capire concretamente gli errori fatti e i doveri che discendono dall’appartenere a una comunità”.
Anna Piscopo