I decreti legge saranno rinviati alle Camere in caso di anomalie o di testi non conformi a quelli inizialmente varati. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera di richiamo indirizzata a governo e Parlamento. Il documento ha accompagnato la firma del decreto ‘Sostegni bis’ varato dall’esecutivo lo scorso 25 maggio. Un testo che, a detta del capo dello Stato, conteneva 393 commi aggiuntivi rispetto agli originari 479. E proprio l’eccessivo uso di emendamenti con norme fuori tema è stato al centro della lettera inviata al presidente del Consiglio, Draghi, e ai presidenti delle Camere, Casellati e Fico.
“Per quanto riguarda le mie responsabilità”, si legge nella lettera del capo dello Stato, “valuterò l’eventuale ricorso alla facoltà prevista dall’articolo 74 della Costituzione nei confronti di leggi di conversione di decreti legge caratterizzati da gravi anomalie che mi venissero sottoposte”. “Auspico”, ha concluso Mattarella, “che queste considerazioni e questi rilievi siano oggetto di approfondimento e riflessione nell’ambito del Parlamento e del governo”.
Vincenzo Murgolo